10 aprile 2006

Settimana santa a Taranto

I riti della Settimana Santa di Taranto sono i più importanti, storicamente e dal punto di vista della partecipazione emotiva, tra quelli che si svolgono nell'Italia Meridionale.
Essi hanno il prologo la domenica delle palme, quando i Confratelli delle congreghe dell'Addolorata e del Carmine si aggiudicano all'asta (la gara) i simboli delle rispettive processioni.
Il pellegrinaggio
I riti hanno inizio il pomeriggio del giovedì santo, quando le poste formate da coppie di Confratelli cominciano a defluire lentamente dalla Chiesa del Carmine e, con il classico passo lento e dondolante (nazzecate) si avviano a rendere omaggio ai sepolcri esposti nelle varie chiese del Borgo e della Città Vecchia.
La Processione dell'Addolorata
Alla mezzanotte del giovedì santo, il portone in cima alla scalinata dell'antica Chiesa di San Domenico, nella città vecchia, si apre dando inizio alla spettacolare Processione dell'Addolorata. Le strade della parte antica di Taranto si riempiono di folla e la scenografia è ineguagliabile. Un Confratello incappucciato scandisce il ritmo della Processionecon la troccola. Seguono le pesare, la Croce dei misteri, undici poste, il trono e la statua della Madonna, posta sulle sdanghe. Due mazzieri si occupano di mantenere l'ordine mentre la banda musicale intona le struggenti marce funebri. I Confratelli, dopo aver attraversato il ponte girevole e parte del Borgo, vagano tutta la notte e, dopo una sosta nel Convento di Maria Immacolata, fanno rientro nella Chiesa di San Domenico nella tarda mattinata del giorno dopo.
La Processione dei Misteri
Nel pomeriggio inoltrato del venerdì santo, la Processione dei Misteri si avvia dal portone principale della Chiesa del Carmine, nel centro di Taranto. La compongono il troccolante, che ne regola l'andamento, un Confratello che porta il Gonfalone della Congrega, La croce dei Misteri, Cristo all'orto, Cristo all colonna, Ecce Homo, La cascata, Il Crocifisso, La Sacra Sindone, Cristo morto e L'Addolorata. I vari simboli sono inframmezzati da ventidue coppie di perdoni, da sette mazzieri. Due bande musicali la completano.Dopo aver attraversato tutto il Borgo, i Confratelli rientrano in Chiesa la mattina successiva.
La città è cresciuta fin dove un tempo non si poteva neanche immaginare espandendosi fino al quartiere Tramontone. L'economia dell'acciaio stenta a lasciar spazio alla Taranto del 2000, la città dei servizi. Ma i riti della Settimana Santa tarantina si perpetueranno per sempre. Per chi crede e per chi non crede.

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