13 marzo 2007

C'è qualcosa che non torna

In questi giorni questa immagine mi rappresenza. Caos. Caos. Caos. Ovunque guardi. Fuori e dentro. Mi pervade uno stato di insoddisfazione che inizia a infastidirmi. Perchè non riesco a capirla. A circoscriverla. Non capisco cosa manca. Non vedo via d'uscita. Caos. Caos. Caos.
Nel quotidiano... decido di tornare a casa per il weekend? Un attimo dopo mi va di rimanere a casetta per godermi il profumo di Roma. Sono solo? Mi va di stare in compagnia. Sono in compagnia e sento le persone lontane anni luce. Mi parlano di loro e dei loro problemi come al solito ma riesco a malapena a sentire il suono della loro voce, non il significato delle loro parole. E, francamente, neanche mi interessa ascoltarle. Insomma, anche le parole sono caos.
E' come se mi trovassi al centro di tante strade: giro su me stesso per cercare di individuare quella giusta e girando mi gira la testa e allora sono ancora più in confusione e tutto mi sembra sfuocato, non definito.
Insomma.... Caos Caos Caos.
Addà passà a nuttata...

5 commenti:

Miss Quarrel ha detto...

E per la legge dell'entropia... (??!) il CaosCaosCaosCaos tenderà ad espandersi fino ad occupare ogni angolo del tuo cervello!!!

Morale d'à favola: DATTI PACE, e aspetta che il senso si manifesti da solo. ;-)..

Anonimo ha detto...

la prima volta che sono stato a milano con la macchina (già adulto e vaccinato...) la prima cosa che ho fatto, è stata perdermi. ma non del tipo dall'altro lato della citàà oddio dove sono, no. io sapevo benissimo dov'ero, la zona la conoscevo già, cinque minuti da casa di mia sorella...mi sono perso in una rotonda, com'era fatta? prendi un timbro dei 5 cerchi olimpici e timbra su un foglio tre-4 volte una sopra l'altra..ecco, più che una rotonda, un groviglio.

che c'entra? beh, è una sensazione strana, sapere benissimo dove si è e dove si dovrebbe andare, ma non riuscirci, con tutte le forze impegnarsi, ma non uscirne fuori...

gio_stregacciabuona ha detto...

Bud l'unica volta che t'ho visto alle prese con una cartina stradale in quel di firenze, non è che hai dato dimostrazione di grande senso di orientamento!!!!

Credo di sapere cosa stai provando... ogni tanto capita anche a me, diciamo ciclicamente! L'unica cosa che puoi fare e avere pazienza e aspettare... magari potresti tornare un po' a casa dai tuoi... la famiglia può essere un buon tranquillante, o meglio un buon riequilibrante!!!
Nel frattempo magari comprati una bussola... :-)

Anonimo ha detto...

Non sei mica l'unico. Penso che il caos regni in ognuno di noi, bisogna imparare a connviverci. Provare, un pò per volta, a mettere ordine ma non deve essere una cosa ossessiva...altrimenti non se ne esce più. Prendi la vita di petto, e acchiappa tutto quello che ti offre senza troppi se o ma...Stacca per due giorni, una boccata di aria fresca, un abbraccio ai tuoi cari e tornerai di nuovo carico.
Un abbraccio ed un sorriso

Anonimo ha detto...

Ehi ing. che sarà mai? Era ora....tu che per me sei sempre stato "l'equilibrio" cominci ad avere, per dirla come dici tu, momenti di caos?? Vuoi sapere come la penso?Sfrutta questo momento per riconoscere cosa è davvero importante nella tua vita e cosa no. Sei troppo in gamba per perdere tempo in ragionamenti contorti....insomma quel Fabrizio sono io non tu!!In otto anni che sono da solo non sai quanti ne ho passati di questi momenti ed ognuno di questi mi è servito per mettere un punto. Punto dopo punto sono diventato quello che sono.Avanti ing!!ti voglio bene!!