14 dicembre 2006

I desideri


Non è che la vita vada come tu te la immagini.
Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada.
Cosi'...Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi.
Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri.
Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti.
No.
Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai.
Però troppo tardi l'ho capito.
Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male.
E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce.
Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo.
Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare.

ALESSANDRO BARICCO, da "Oceano Mare"

2 commenti:

gio_stregacciabuona ha detto...

Le sofferenze non finiscono mai… le tristezze arrivano, passano e poi ritornano… i momenti brutti, che sembrano sempre i peggiori, ne porteranno sicuramente altri… Ma nel mezzo c’è la poesia delle mie stelle, i tanti sorrisi che oggi mi hanno regalato i miei amici, l’aria odorosa di mare di un mattino d’inverno… E così il viaggio riprende consapevole degli ostacoli… se non ci fossero ostacoli, non ci sarebbe cammino… e se non c’è cammino, non c’è neanche desiderio di emozionarsi… e senza emozione, io non respiro...

gio_stregacciabuona ha detto...

Forse sono stata troppo filosofica... ma le parole che hai pubblicato mi sono piaciute tanto...
Ma è questa la frase di cui mi parlavi?
Buonanotte domè... :-)